Prestiti senza busta paga

I prestiti senza busta paga sono pensati per rispondere al bisogno di denaro di chi non ha un lavoro dipendente, un'attività in proprio o una pensione. Possono essere richiesti, ad esempio, da casalinghe, disoccupati o da persone con un lavoro precario e intermittente. Seppur considerati crediti rischiosi, banche e società finanziarie in alcuni casi li includono nella propria offerta.

In linea generale, chi non ha una busta paga (ovvero un reddito dimostrabile) può avere maggiori difficoltà nell'accesso al credito. Il motivo risiede soprattutto nel fatto che gli intermediari finanziari in Italia non concedono con facilità prestiti a chi non è in grado di assicurare il rimborso del denaro. Per questo motivo chi ha intenzione di richiedere un prestito ma non dispone di una busta paga deve presentare alla banca o alla società finanziaria adeguate garanzie, personali o reali.

La forma di garanzia più tipica è la fideiussione: in questo caso chi richiede il prestito è accompagnato da un garante che si impegna personalmente a occuparsi del rimborso in caso di inadempienza del debitore. Altre forme di garanzia sono il pegno e l'ipoteca. Se viene richiesto un prestito di importo contenuto, il creditore per tutelarsi può richiedere che venga costituito un pegno su beni preziosi o titoli. Se invece l'importo del finanziamento è abbastanza elevato e chi fa richiesta del denaro è proprietario di un immobile, può essere richiesta l'iscrizione di un'ipoteca sul bene. In alternativa, si può fare richiesta di un finanziamento cointestato: in questo caso il prestito risulterà intestato a due persone, responsabili in solido del rimborso. La presenza di un cointestatario aumenta le garanzie che possono essere presentate e, di conseguenza, le possibilità che il denaro venga prestato.

C'è un'altra possibilità per chi non ha un reddito dimostrabile ma ha bisogno di denaro: si tratta dei prestiti finalizzati senza busta paga. In questo caso il denaro viene prestato per l'acquisto di un bene specifico che può essere posto a garanzia del credito. Se il debitore non provvederà al rimborso, il creditore potrà richiedere il pignoramento dei beni e recuperare quanto dato in prestito. Di fatto, questa forma di garanzia rende più semplice la concessione del prestito, perché dà la banca il diritto di rivalersi in tempi piuttosto rapidi sui beni del debitore.

La procedura da seguire per richiedere un prestito senza busta paga è diversa da banca a banca, ma è comunque necessario presentare un documento di identità, il codice fiscale e i documenti che attestano la propria condizione patrimoniale e reddituale. In assenza di una busta paga è l'estratto conto il documento principale a cui la banca fa riferimento. È infatti sul conto corrente che transita il denaro proveniente da fonti diverse rispetto al lavoro dipendente: canoni di locazione per l'affitto di immobili, rendite finanziarie, assegni di mantenimento o il denaro ricevuto per lavori in nero. Se chi ha bisogno di denaro non ha un reddito stabile ma è proprietario di uno o più immobili, è importante presentare alla banca la documentazione che lo attesta: il valore degli immobili potrebbe essere considerato una garanzia sufficiente per l'erogazione del prestito.

Di solito attraverso i prestiti senza busta paga si possono ottenere importi contenuti (inferiori a 5.000 euro). I prestiti vengono rimborsati tramite il versamento di rate di importo costante. Ogni rata include una quota di rimborso del capitale prestato e una quota di interessi. Dal momento che il debitore non ha un reddito stabile e dimostrabile, gli istituti finanziari applicano un tasso di interesse elevato, commisurato alla rischiosità del finanziamento.